SOCIOLOGIA: gli effetti dell'istituzionalizzazione(i ruoli e le posizioni) parte 1
È il vigile che ci dà una contravvenzione, è l'automobilista che guida tenendo la destra, è il pedone che si ferma davanti a un semaforo rosso a rendere per noi percepibile il codice della strada.
Questo è possibile perché le istituzioni sociali, grazie alla loro forza coercitiva, creano dei modelli di comportamento a cui gli individui difficilmente possono sottrarsi.
La società è un insieme articolato di gruppi, e organizzazioni di vario tipo. Le istituzioni sono tante, e molteplici sono gli schemi di comportamento a disposizione dei membri della società. A seconda dei posti dove ci troviamo di volta in volta ad occupare all'interno della geografia delle istituzioni sociali, assumiamo comportamenti diversi, i quali, a loro volta, funzionano come segnali della posizione sociale da noi occupata.
Spesso la posizione sociale è chiamata anche Status di un individuo.
L'istituzionalizzazione dei rapporti sociali crea delle posizioni all'interno della società, ossia dei posti sociali cui si collegano determinate cose da fare. In una società quindi si possono riconoscere molte posizioni.
Se ciascuna posizione contempla certe cose da fare, gli altri si aspettano che quelle cose siano fatte sul serio.
L'esistenza di posizioni implica naturalmente la possibilità che esse vengano occupate. Mentre l'individualità di ciascuno è strettamente personale, una posizione invece può essere, almeno in teoria, occupata da chiunque purché chi lo occupa risponde ad alcuni requisiti minimali.
Chi quindi possiede quei requisiti, in linea di principio, può concorrere a occupare quella posizione.
Occupare una posizione: significa dunque avere delle cose da fare. In sociologia per indicare l'insieme di queste cose da fare, collegato a una posizione, si usa il termine ruolo.
Chiunque occupi una certa posizione sociale svolge un ruolo ben definito che consiste in cosa da fare e cose da non fare e che non dipende dalla persona ma dà la posizione che egli ricopre.
Spesso si usa l'espressione composta status, ''ruolo''per indicare questo insieme strutturato dalla posizione sociale e delle sue cose da fare.
il nostro agire nella società non è mai puramente spontaneo volontario, ma è dettato anche dal ruolo che ricopriamo. Perciò quando i sociologi osservano il comportamento di individui di una società, devono sempre chiedersi non solo chi sia colui che sta agendo, quindi la sua personalità e la sua storia individuale, ma anche quale posizione occupi e quale ruolo svolga nel contesto delle forme sociali istituzionalizzate.
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