PSICOLOGIA: LA COESIONE E LA MENTALITÀ DI GRUPPO

Quando si parla di interazione dei componenti di un gruppo, in realtà ci si riferisce al concetto di coesione: ovvero la tendenza del gruppo a sopravvivere, mantenendo la sua composizione interna, attraverso il legame che unisce ogni membro e porta il sacrificio degli interessi individuali per favorire quelli collettivi.

Per far parte di un gruppo bisogna adeguarsi alla mentalità in esso presente, sacrificando almeno in parte la propria, si tende infatti a mantenere un comportamento conforme per soddisfare il desiderio di:
-consenso
-approvazione


La coesione è determinata da diversi fattori, per esempio minacce esterne e la competizione con altri gruppi possono avvicinare e unire i membri.

Alcuni studiosi di psicologia sociale hanno messo a punto un metodo per misurare il grado di coesione di un gruppo e l'eventuale formazione di sottogruppi.
Questo metodo è stato introdotto nel 1943 dallo psicologo e psichiatra 
Jacob  Levy Moreno, e prende il nome di sociometria.

La sociometria: consiste nel chiedere a ogni membro, di un gruppo, di indicare chi preferisca tra gli individui del gruppo stesso, in seguito i risultati sono raccolti e ordinati in una rappresentazione grafica, detta sociogramma.

L'atmosfera di un gruppo incide sulla qualità della prestazione, se pensi per esempio a un gruppo di lavoro, se al suo interno ci sono vissuti di armonia complicità, comprensione e sostegno reciproco, si lavora meglio e di più.


Il bisogno di consenso dei membri di un gruppo, però, può originare conseguenze non  totalmente positive, la mentalità di gruppo, infatti tende a distorcere i processi decisionali, poiché fa in modo che vengono prese in considerazione poche alternative.
Come sostiene Leonfensinger, una volta entrate a far parte del gruppo, è necessario rispettare le regole interne per continuare ad appartenervi.

Secondo la teoria dell'impatto sociale formulata da Bibb Latané,
 più il gruppo è ampio, forte,vicino dal punto di vista spaziale temporale, più è possibile influenzare il deviante. 

Inerzia sociale: quando si è in tanti a svolgere un compito e, alcuni tendono  a defilarsi da un impegno e/o responsabilità.

Il fenomeno è più frequente in quei gruppi in cui è garantito l'anonimato del singolo, se nessuno se ne accorge, egli continuerà a impegnarsi poco, nella convinzione che vi sono altri impegnarsi al suo posto.

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