PEDAGOGIA: NAPOLEONE E LA NASCITA DEL CONTROLLO STATALE SULLA SCUOLA


L'impero napoleonico sembra chiudere per sempre la breve parentesi rivoluzionaria, anche in campo educativo e non solo in quello politico,rinunciando così, alla formazione dell'uomo e del cittadino nuovo per concentrarsi invece sull'organizzazione di un sistema scolastico laico e statale.


Napoleone mise in piedi un sistema di istruzione  molto articolato e per certi versi innovativo:
- ci furono profondi cambiamenti nell'istruzione secondaria
-vennero conservati gli istituti professionali creati negli anni rivoluzionari
- fu istituito il liceo: Nel corso dei liceali erano previste le scienze esatte, la storia contemporanea e la geografia, che fino a quel momento erano state escluse. Il piano di studi rimase comunque incentrato sulle lingue classiche e sulle materie umanistiche, ancora una volta concepite indispensabili per la formazione dell'uomo colto e per la preparazione dell'elite.

 Il liceo si ispirava ha l'ex collegio, (ormai non più presente).

Napoleone aveva posto molta attenzione sull'università. Il 17 marzo 1808 venne varata la legge che fondò l'università Imperiale, composta da tante accademie quante erano le corti d'Appello. Le accademie a loro volta dovevano vigilare sui gradi di istruzioni inferiori:
-le facoltà
-i licei
-collegi
-scuole elementari
-..........

l'intero sistema scolastico quindi era affidato a un grande maitrè, residente a Parigi mentre le accademie erano governate da un rettore, nominato (dallo stesso Grand maitrè) ogni cinque anni con l'eccezione dei professori,  che erano degli impiegati dei licei con funzione amministrative e di sorveglianza, ed erano tenuti a vita celibataria, (quasi fossero dei sacerdoti laici).

Negli anni successivi Bonaparte cercò di rendere ancora più centralizzato i gerarchico e sistema scolastico Imperiale, al fine di rendere più semplice ed efficace il controllo.

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