PSICOLOGIA: lo sviluppo del sé nella teoria di Sullivan
Lo psicoanalista americano Harry Stack Sullivan(1892-1949), definisce se è come l'immagine ognuno di noi ha di se stesso. Questa concezione inizia a formarsi già durante la prima infanzia.
Il concetto di sé non è un'immagine statica né stabile nel tempo, essa cambia, a volte anche rapidamente, in relazione ai rapporti sociali. Infatti sono gli altri a fungere da specchio, ossia a rimandarmi ciò che pensano di me, e di conseguenza le loro opinioni influenzeranno le mie.
Siccome i rapporti sociali cambiano spesso nella vita, anche l'immagine di sé e dinamica.
Impariamo a conoscerci attraverso le relazioni altrui ai nostri comportamenti, mediante le loro opinioni su di noi, questa consapevolezza è principalmente basata sulle relazioni interpersonali.
Un altro modo per ottenere informazioni su di noi, è secondo Sullivan, quello del confronto sociale.
Ci sentiremo inferiori stando di fronte a una persona che riteniamo superiore, avremo un'opinione migliore di noi stessi se a contatto con persone che in realtà non stimiamo. Anche quando i giudizi altrui non ci piacciono, abbiamo la possibilità di salvaguardare la nostra immagine. Questi infatti sono soggetti a una continua interpretazione.
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