SOCIOLOGIA: La società industriale avanzata

La società industriale avanzata







Parsons può essere considerato il grande interprete nella società industriale. A questo ottimismo di fondo della sociologia ufficiale si possono alcuni studiosi che mettevano in risalto gli aspetti più conflittuali che continuavano ad essere presenti, in modo elaborato e non immediatamente visibile, anche in una società ben ordinata come quella nordamericana nel dopoguerra. Questo aspetto  conflittuale si manifestava sia :
  • esplicitamente dal punto di vista del carattere coercitivo di molte istituzioni sociali come la polizia il carcere e tante altre, che per quanto funzionale al sistema spesso agiscono contro la ricerca personale della felicità, l'integrazione di tutti, il senso di giustizia, la riduzione del disuguaglianze, 
  • sia i meccanismi più nascosti di manipolazione dell'esistenza personale come l’imposizione dei modelli culturali e dei comportamenti tipici delle classi privilegiate a quelle svantaggiate contro il loro interessi e le inclinazioni soprattutto a loro insaputa.
In aperto contrasto con il funzionalismo imperante presero dunque forma le cosiddette teorie di conflitto che evidenziavano, non la stabilità dell'ordine sociale nei confronti interni alla società, che nessun ordine in grado di eliminare una volta per tutte, e chiedevano la politica un impegno esplicito per la riduzione delle disuguaglianza delle cause del conflitto.


                                                                   


La figura di spicco delle teorie del conflitto in America fu Charles Wright Mills la sua passione politica intrisa di polemica e di rilievi critici, gli rese ostile buona parte del mondo accademico americano. Non esitò a sostenere che negli USA il potere fosse nelle mane dei 
  • politici, 
  • degli industriali 
  • e dei militari, che si spalleggiavano influenzavano la vicenda.
 I militari, infatti erano politicizzati e l'economia si reggeva essenzialmente sulla corsa degli armamenti e su cospicui investimenti in tecnologie belliche, in tutto ciò l'americano medio appariva come un soggetto condizionato e manipolato dal potere, convinto di vivere in una democrazia che però era assolutamente fittizia, privo di passione politica ancor di più di opinioni personali.
Alla formazione allo sviluppo del ceto medio degli Stati Uniti Mills dedica buona parte del suo impegno intellettuale. Egli osserva che, all'inizio del Novecento:
  • più dalla metà delle persone occupate entrava nella categoria degli imprenditori indipendenti. Già negli anni quaranta del XX secolo però la percentuale è scesa.(20%)
  • la restante parte dei lavoratori appartiene ormai colletti blu ovvero gli operai così chiamati per il colore della tuta da lavoro o ai colletti Bianchi gli stipendianti che svolgono attività in ufficio e che possono contare sull'occupazione più stabile con  possibilità di carriera.



Tra i colletti Bianchi si possono annoverare i classici impiegati gli addetti alle vendite i professionisti stipendiati come gli insegnanti e dirigenti. 
Questo è il nuovo ceto medio americano che ha sostituito quello vecchio fatto di agricoltori e liberi professionisti. Interrogandosi  sulle motivazioni di un simile cambiamento Mills individua essenzialmente due cause:
  •  l'affermazione della grande impresa 
  •  l'espansione dell'apparato statale. 
Per questi due motivi si sono diffuse e figure professionali nuove economicamente dipendenti che hanno trovato la propria collocazione in una posizione intermedia tra gli operai e i proprietari delle imprese stesse. Ma il burocrate è un individuo essenzialmente alienato politicamente apatico dominato e sfruttato dal sistema di potere che come dicevano lo manipola inducendo la scelta dei comportamenti massificati.

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